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venerdì 30 settembre 2011

Venerdì del libro: "Il giro del mondo in 80 giorni"


Per questo Venerdì del libro io ed Edo vi proponiamo un classico: "Il giro del mondo in 80 giorni" di Jules Verne.

Noi abbiamo scelto la versione semplificata di Tony Wolf in cui i personaggi sono animali.

Il libro ha appassionato Edoardo e anche me, infatti sono subito corsa a ripescare la versione integrale tra i miei libri con l'intenzione di rileggermela al più presto.

Per chi non conoscesse la storia Phileas Fogg è un gentiluomo inglese che scommette con alcuni amici che riuscirà a compiere il giro del mondo in 80 giorni. Seguito dal suo fedele maggiordomo, Passepartout, parte per questa corsa contro il tempo che si rivelerà piena di colpi di scena. A rendere il tutto più interessante ed intrigante è la presenza di un poliziotto che insegue Fogg credendolo responsabile di un furto in banca.

Una storia senza tempo ancora capace di far sognare e far rimanere con il fiato sospeso.

mercoledì 28 settembre 2011

Weekend a Firenze


Come vi avevo preannunciato, lo scorso fine settimana io e mio marito abbiamo lasciato Edo dai nonni e ci siamo concessi una scappata romantica a Firenze per festeggiare il nostro anniversario.

È stato meraviglioso da ogni punto di vista.

Credevo saremmo stati un po' giusti come tempi (da venerdì a mezzogiorno a domenica primo pomeriggio) e invece siamo riusciti a fare tutto tranquillamente perché le distanze nel centro storico sono realmente brevi e difficilmente si tardano più di 10 minuti a piedi da un monumento all'altro. Naturalmente è opportuno prenotare le visite ai monumenti e ai musei onde evitare di perdere tempo in interminabili code.

Ristoranti

Volevo segnalarvi che nei miei preparativi di viaggio mi è stato utilissimo il blog Io amo Firenze, soprattutto riguardo al tema ristoranti.
Noi abbiamo sperimentato:
-BISTROT DEL MARE a mezzogiorno con menù a 9.90
-LUNGARNO 23
-FUSION BAR AND RESTAURANT a mezzogiorno con buffet di sushi
-ANTICO FATTORE
Tutti fantastici.

Sistemazione




Abbiamo soggiornato presso il bed and breakfast Floroom 1 che si trova nel quartiere di Santo Spirito, nell'Oltrarno, a pochissimi minuti dal Ponte Vecchio (e quindi dal centro storico) e da Palazzo Pitti. La zona ci è piaciuta tantissimo, più tranquilla e meno turistica rispetto al centro centro. Il nostro bagno si affacciava su Piazza della Passera, una carinissima piazzetta con trattorie, bar e una gelateria artigianale che è stata la nostra tappa fissa prima di ogni rientro in camera.
Floroom è un concetto innovativo che poco ha a che vedere con un bed and breakfast tradizionale infatti i proprietari non vivono lì, c'è solo un ragazzo che accoglie gli ospiti al loro arrivo e che entra ogni mattina per preparare la colazione.

Ci è piaciuto
: la posizione comodissima. La vista sulla piazzetta. La camera piccola ma impeccabile e decorata con gusto. La tranquillità.

Non ci è piaciuto
: l'appartamento è situato al terzo piano di una palazzina orrenda e senza ascensore (e nessuno vi aiuta con i bagagli...); quando siamo entrati nella via in cui è localizzato c'è venuto un colpo... Il rapporto qualità prezzo ci ha un po' delusi.

Souvenirs
Partire senza Edo mi lascia sempre un po' insoddisfatta.
Volevo poter in qualche modo condividere con lui questa esperienza così ecco la new entry della nostra libreria!

"Dig e il Mistero dei Boboli" è un bellissimo libro che con la scusa di risolvere un mistero avvicina i bambini ai monumenti di Firenze, al fiorentino e a illustri fiorentini.

In alcuni punti si complica un po' ed è più adatto a chi già conosce la storia di Firenze e personaggi come Dante e Brunelleschi ma Edo ha comunque apprezzato moltissimo.

giovedì 22 settembre 2011

Di bigliettini d'amore finiti nelle mani sbagliate...




Come vi ho già accennato, l'inserimento di Edo alla "scuola dei grandi" procede a gonfie vele.

Abbiamo solo qualche piccolissimo problemino ad alzarci...

Ieri mattina proprio non c'era verso.

Nei giorni precedenti ero ricorsa a:
-balletti e canzoncine che gli avevano provocato uno scoppio di risate tale che in un attimo era passato dal broncio ad essere di ottimo umore e pronto per la scuola.
-ricatti a base di tatuaggi di draghi come accennavo qui.
-sceneggiate del tipo "ma che peccato! Pensa che per i bambini che andavano a scuola oggi avevo una bustina con una splendida moto".

Ieri mattina non ero in vena di numeri da cabaret, non mi andava di ripetere l'operazione bustina onde evitare il circolo vizioso del "voglio una bustina se no non vado a scuola" e non volevo fargli un altro tatuaggio visto che poi non gli posso lavare il braccio finché non sta per andare in cancrena.

Quindi dopo qualche timido tentativo a base di coccole e ragionamenti vari gli ho detto che si andava a scuola e punto che lo volesse o no e che doveva anche sbrigarsi perché ormai era passata mezz'ora da quando avevo iniziato a chiamarlo e quindi rischiavamo di arrivare in ritardo.

Finalmente Edo si è alzato ma di un umore a dir poco pessimo...

Abbiamo fatto tutto di corsa e io odio iniziare la mattina male con lui.

Così, mentre lui faceva una colazione frettolosa, io ho disegnato un cuore su un bigliettino, ho scritto "TI VOGLIO BENE. LA MAMMA." e l'ho infilato nello zainetto con la merenda. (Con un po' di pazienza Edo riesce già a leggere frasi semplici)

Alle 16.30 me lo vedo uscire da scuola con un sorriso gigantesco.

Mi è saltato in braccio e ha cominciato a ringraziarmi e a dirmi quanto gli fosse piaciuta la sorpresa.

Poi mi ha detto "La maestra ha detto che sono proprio fortunato!"

"La maestra? E perché ti ha detto così?"

"Eh...perché le ho fatto leggere il biglietto!"

...

?????????????

"Come come cosa cosa???"

"Eh...ho capito che era tuo e che era per me perché non credo che tu manderesti cuori alla maestra, vero? Però non avevo voglia di stare a leggerlo e allora me lo sono fatto leggere da lei!"

...

PERFETTO. FACCIAMOCI CONOSCERE SUBITO: io come la mamma che va in brodo di giuggiole e lui come il pigro disposto a rendere pubblica una lettera d'amore pur di non far la fatica di leggere... Ma dico io, e se fosse stata di un'ammiratrice??? Mah...

martedì 20 settembre 2011

Primo giorno di scuola (seconda parte)

Le 12,30 sembrano non arrivare mai.

Alle 12 sono già davanti al portone della scuola.

L'attesa mi sembra interminabile.

Finalmente suona la campanella.

Scorgo la maestra di Edo seguita da una coda di bambini.

Cerco di individuare Edo tra tutte quelle testoline e occhietti che scrutano la folla che li circonda in cerca di un volto familiare.

Non vedo Edo.

Mani veloci afferrano (si direbbe a caso) i bambini che passano e li allontanano rapidamente dal caos.

La coda di bambini è ormai praticamente terminata.

La maestra abbraccia i pochi rimasti in attesa che qualcuno si faccia avanti per reclamarne i diritti.

Una sensazione di sconforto mi assale...

Dov'è Edo?

E già me lo immagino rotolare giù dai due piani di scale sotto il peso di quello zaino più grosso di lui.

Improvvisamente vedo sbucare dalla scala il suo viso.

Affronta gli ultimi gradini come se stesse scendendo dalla più ripida delle montagne.

Avanza lentamente.

Ha ancora que colorino grigio in volto e quell'aspetto di statua.

Mi vede e mi raggiungere intrufolandosi tra tutte quelle mani ancora in cerca di qualcosa, o meglio di qualcuno, da afferrare perché nel frattempo è uscita un'altra classe.

Lo sollevo, in parte per timore che me lo schiaccino, in parte perché non sto più nella pelle.

Lui mi rivolge un mezzo sorriso e un "ciao" secco.

Nella mia mente già si susseguono pensieri catastrofici.

Perché è così serio?

Cosa sarà successo?

Gli avranno fatto qualcosa?

Gli avranno detto qualcosa?

Si sarà trovato in difficoltà ad aprire la merenda? Ma no, l'ho messa nel tupperware che si apre anche solo guardandolo.

Avrà avuto problemi con i pantaloni? Ma sono quelli con l'elastico, normalmente è indipendente.

Ma...? e se...? forse...?

Intanto sfodero il migliore dei miei sorrisi e mentre lotto con la folla guadagnandomi l'uscita cerco di carpire qualche informazione.

"Com'è andata?"

"Bene."

"Cos'avete fatto?"

"Non mi ricordo."

Eh no, bello di mamma, non ci siamo! Vuoi lasciarmi a crogiolare nel dubbio e nell'incertezza e condannarmi a morte sicura???

Capisco che non sarà facile ottenere un resoconto della giornata.

Cerco di rimanere indifferente, come se non m'interessasse poi così tanto essere resa partecipe di quest'avventura appena iniziata.

Mi limito a fargli capire che sono contenta di riaverlo con me.

Lentamente il ghiaccio sotto cui si è rintanato stamattina si scioglie.

Prima appare un sorriso.

Poi un bacio.

Poi una risata.

A casa lo lascio mangiare tranquillo poi gli metto un cartone.

Quando è totalmente assorto nel suo mondo decido di riprovarci e gli butto lì un "Qual'è stata la cosa più bella della giornata?"

Senza distogliere lo sguardo dalla tv mi sorprende con un "Non saprei...tutte"

Non contenta ci riprovo: "E la più brutta?"

"Nessuna, è stata una giornata bellissima!"

...

Come sempre, da mamma apprensiva come sono, mi sono fatta dei film inutili.

Quel faccino mogio era dovuto solo alla stanchezza!

La sera del primo giorno di scuola Edo è crollato alle 19.30.

Prima di addormentarsi però finalmente mi ha raccontato ogni minimo dettaglio.

È contento!

È sereno!

È entusiasta!

Certo, al mattino si fa fatica a svegliarsi ma quando esce alle 16.30 è sorridente e ansioso di raccontarmi tutto.

Sono stata accontentata: ho la maestra che volevo.

Sono stata fortunata: Edo è in classe con un compagno di scuola materna più qualche viso conosciuto (parco e attività varie)

Rimangono comunque molti interrogativi ma è inutile chiedersi come andrà, "lo scopriremo solo vivendo", no???

venerdì 16 settembre 2011

Venerdì del libro: draghi

Per questo "venerdì del libro" di HomeMadeMamma vi parlo della nuova passione di mio figlio: I DRAGHI!!!

Tutto è iniziato (come sempre per colpa mia :D) con questo libro di attività:


Si tratta di un manuale creativo completo di giochi, stencil, adesivi, disegni da completare, colorare o ritagliare tutto rigorosamente in tema con i draghi.

Per mio figlio è stato amore a prima vista e ha incominciato a tartassarmi di domande quindi essendo poco esperta in materia di draghi sono corsa ai ripari...


Un libretto che fornisce ogni tipo d'informazione immaginabile sui draghi: come riconoscerli, dove vivono, cosa amano, perché sputano fuoco, quanto vivono... Il libro contiene 24 tatuaggi sui draghi che mi sono tornati molto utili in occasione del primo "ma io ho sonno..." di questo nuovo anno scolastico (Leggi "e se ti faccio un tatuaggio, rigorosamente sotto la manica della maglietta?", risposta "EVVAIII!!!" e tutti andarono a scuola felici e contenti) . Edo è rimasto senza parole quando ha ritrovato in questo libro la figura di una testa di drago identica alla maschera del primo libro così come un drago che fa la guardia a un tesoro già presente nel suddetto libro di attività.

Per concludere non poteva mancare:

Molte di voi lo conosceranno già, qualcuna di voi, come ad esempio Mimangiolallegria, ne ha già parlato. Giaceva nella mia lista dei desideri da tempo in attesa del momento propizio ed eccolo qua!

Buon fine settimana a tutti!!!

mercoledì 14 settembre 2011

Primo giorno di scuola (12/09/2011)

La casa è ancora avvolta nel silenzio.

Dalle persiane ancora chiuse entra una luce fievole che lascia presagire una giornata nuvolosa.

Mi avvicino al letto di Edo: "Amore è ora, è il primo giorno di scuola!".

Con scatto felino Edo balza in piedi e sussurra con un sorriso "Evvai!!!" seguito da un "Ma è prestissimo!".

Ci dirigiamo verso il bagno sempre parlando a bassa voce quasi timorosi che alzando la voce l'atmosfera fatata di questa giornata possa improvisamente svanire.

Poi Edo mi chiede "Scusa mamma ma perché parliamo così? Non possiamo alzare un po' la voce?".

Impostiamo un tono un po' più alto e ci spostiamo in cucina.

Ben presto ogni mia aspettativa viene delusa: nonostante abbia proibito i cartoni e abbia spostato la fase colazione dalla sala in cucina, i tempi non si sono abbreviati; per fare colazione ci vuole minimo mezz'ora...

La fase lavaggio e vestizione procede invece rapidamente e riusciamo ad essere fuori anche prima del previsto.

Arrivati al cortile della scuola ci attende IL DELIRIO.

Orde di bambini scatenati saltano qua e là cercando facce conosciute, indagando volti nuovi.

Genitori in presa a crisi isteriche cercano di estorcere anche ai sassi informazioni su maestri e compagni.

Al suono della campanella dalla fase delirio passiamo alla fase "AIUTOOOO!!!" e mi vedo già Edo rotolare dalle scale calpestato da quel fiume di bambini non appena mi verrà revocato il permesso di accompagnarlo in classe (leggi lunedì).

In classe ci aspetta un'accoglienza decisamente migliore: alcuni bambini sono già seduti al loro posto e la maestra accoglie Edo con un sorriso entusiasta e un abbraccio, invitandolo a prendere posto dove preferisce.

Lascio Edo al suo posto tra l'amichetto dell'asilo e a un bimbo nuovo dalla faccia dolce e simpatica.

Edo sembra sereno, mi abbraccia e mi bacia.

Sulla porta mi giro a guardarlo ancora una volta: sembra si sia improvvisamente congelato, è rigido, immobile e il viso ha assunto un colorino tendente al grigio che proprio non mi piace.

Mi allontano in compagnia di qualche altra mamma, non mi resta che aspettare l'uscita!!!

(Fine prima parte)

venerdì 9 settembre 2011

Venerdì del libro: "Mommy Doesn't Know My Name"

Oggi partecipo all'iniziativa di HomeMadeMamma con un simpatico libretto in inglese.

Un dubbio atroce affligge la piccola Hannah: la sua mamma non sa il suo nome!!!

mercoledì 7 settembre 2011

Prova superata.

Non pensavo di potercela fare.

Due venerdì fa mi sono svegliata e aprendo il frigorifero ho notato il latte stranamente caldo.

Dopo essere rimasta in fissa sul latte qualche secondo mi si è accesa una lampadina e ho iniziato a toccare gli altri alimenti: il frigorifero non funzionava!!!

Ho aperto il congelatore pregando che tutto ciò che avevo comprato il giorno prima non mi si fosse scongelato.

Le mie preghiere non sono state esaudite e davanti ai miei occhi è apparso uno scenario raccapricciante: rigagnoli di gelato al cioccolato diluiti in acqua inzuppavano le scatole di cartone delle tartine di picard comprate, proprio il giorno prima, in vista delle varie feste di compleanno di settembre.

Dopo aver messo a bollire pentoloni d'acqua nella speranza di salvare il salvabile (spinaci e fagiolini ormai scongelati) mi sono messa alla ricerca del numero dell'assistenza.

Chiamo e una voce rassicurante mi tranquillizza dicendomi:
"Sì signora, lunedì mattina le mando il tecnico".

Avete presente la pubblicità della fiesta quando la schermata si fa nera e si sente quel rumore meccanico?



Ecco, nel mio cervello è successa la stessa cosa.

Poi per fortuna mi sono ripresa e sono riuscita a sussurrare "Come scusi, ha detto lunedì???".

Lei: "Eh sì signora, siamo a venerdì il tecnico prima di lunedì non riesce a venire".

Ringraziando e al tempo stesso stramaledendo il frigorifero e tutti gli elettrodomestici che hanno la bella abitudine di andare in vacanza senza preavviso il venerdì, ho finito la chiamata e senza rimettere giù la cornetta ho fatto il numero di mia mamma:
"Mammaaa, siamo senza frigo, veniamo da te fino a lunedì".

La povera donna non avendo possibilità di obiettare visto il mio autoinvito mi ha assicurato che non c'era nessun problema.

Carica di valigia, borsa frigo, sacchetti di plastica vari e borse della spazzatura contenenti ogni tipo di prelibatezza ho chiuso baracca e burattini e me ne sono andata con Edo dalla nonna, in attesa di essere raggiunta anche dal papino che era al lavoro.

Lunedì mattina il tecnico è arrivato puntuale come un orologio svizzero ma non mi ha portato buone notizie: "Signora, è la centralina, la devo ordinare, arriverà per lunedì prossimo".

Ho rischiato lo svenimento.

Una settimana senza frigorifero???

Non esiste!

Dopo aver accompagnato fuori il tecnico mi sono fiondata in macchina e sono corsa da Euronics, Trony, Mediaworld, Unieuro e due negozi di cucine disposta a comprare un frigo nuovo pur di averlo subito.

Niente da fare, o non erano fatti al caso mio o i tempi di consegna erano troppo lunghi (uno mi ha detto che ci sarebbero voluti 20 giorni per un frigo in esposizione perchè erano in epoca d'inventario...).

Mi sono dovuta rassegnare al destino crudele ed accettare l'evidenza: ci aspettava una settimana senza frigorifero.

All'inizio è stata una tragedia. Edo al mattino beve il latte e lo vuole freddo quindi dovevamo uscire a colazione e poi dovevo andare al supermercato prima di quasi ogni pasto in modo da consumare immediatamente e possibilmente comprare la quantità giusta per non buttare niente.

Poi però ci siamo in qualche modo abituati e la settimana è passata in fretta.

Siamo anche stati premiati per la nostra pazienza: sabato mattina il tecnico ha telefonato dicendo che il pezzo di ricambio era arrivato e che era disposto a venire immediatamente.

Quindi da sabato siamo tornati alla modernità!!!

L'esperienza è stata interessante. Ci siamo trovati a pensare a come si viveva senza elettrodomestici e a riflettere su come siamo fortunati ma anche a trarre conclusioni sul fatto che se non avessimo il frigorifero sicuramente sprecheremmo molto meno dovendo comprare giornalmente e in piccole quantità.

Una cosa però è certa: spero non mi capiti mai più!!!
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