Mercoledì, ore 8.30.
Edo entra a scuola con un personaggino di quelli che si comprano in edicola nelle bustine.
Mercoledì, ore 16.30.
Edo esce da scuola disperato perché il mostriciattolo è magicamente sparito dal suo zaino e nonostante un discorsetto moralmente edificante della maestra non è più ricomparso.
Mercoledì, tardo pomeriggio.
Edo medita su chi possa essere stato il colpevole ma è quasi sicuro che si tratti di S., una bimba angelica con fiocchi rosa e gonnellina a fiori.
Io avanzo un dubbio: "Che cavolo se ne fa S. di un mostro???"
Edo: "Non lo so ma V. mi ha detto che l'ha vista vicino al mio zaino".
Giovedì, ore 16.30.
Edo: "Mamma, sai che V. (che per altro Edo sostiene essere il suo migliore amico) ha proprio lo stesso mostro che io ho perso ieri?".
Io: "Come scusa? Ma lui non ne aveva neanche uno (tra l'altro l'oggetto in questione appartiene a una serie vecchia e quindi non più reperibile), no?"
Edo: "Sì ma ha detto che glil'ha regalato suo cugino..."
Faccio due rapidi calcoli mentali e il sangue inizia a ribollirmi nelle vene:
è giovedì pomeriggio e i cugini di V. abitano molto ma mooolto lontani da qui (lo so perché conosco la mamma) che strano che in piena settimana siano riusciti a fargli avere proprio lo stesso giocattolo che ieri è sparito ad Edo... E poi che strano, è stato proprio V. a incolpare S...
Cerco di restare calma ma ho la sensazione che dai miei occhi stiano uscendo raggi di luce inceneritori.
Per fortuna il bambino in questione non è davanti a me.
Non sopporto che mio figlio venga preso in giro, soprattutto da persone che lui apprezza e che è pronto a difendere ad ogni costo.
Io: "Edoardo guarda che la mamma aveva scritto il tuo nome sotto i piedi dei tuoi mostri quindi domani controlla se è il tuo, se V. non te lo lascia manda un amico".
Edo: "Mamma, ma come fai a essere così furba? Comunque non può essere il mio, V. è troppo mio amico".
Tra me e me: "Tesoro mio se solo tu sapessi quante fregature ho preso prima di farmi furba...Speriamo che serva anche a te".
Venerdì, ore 16.30.
Edo esce da scuola vittorioso con il mostro in mano.
Io: "Allora, cos'è successo?"
Edo: "Ho chiesto a V. se poteva lasciarmelo un secondo ma appena ha visto che guardavo i piedi se l'è ripreso. Allora ho chiamato L. che stamattina mi ha detto che ieri aveva visto che era il mio mostro perché sotto i piedi si vedeva il mio nome anche se un po' cancellato."
Io: "Ah...e cos'ha fatto L.?"
Edo: "Ha chiesto a V. di che colore erano le bustine della collezione vecchia...V. non lo sapeva allora L. gli ha detto che era evidente che non aveva mai comprato una bustina e quindi era il mio e gliel'ha preso e me l'ha dato".
Io: "Ah...mah...cos'ha detto V.?"
Edo: "È rimasto un po' triste poi mi ha detto che il mostro mi era caduto lui l'aveva raccolto e poi si era dimenticato di ridarmelo"
Io: "Scusa ma tu gli hai detto che non gli credi?".
Edo: "No, perché?"
Io: "Perché il mostro non è mai uscito dal tuo zaino quindi l'ha preso lui, non l'ha raccolto, perché ha cancellato il nome quindi non era intenzionato a ridartelo e perché ti ha raccontato una bugia enorme dicendoti che gliel'aveva regalato suo cugino!!!".
Edo: "Domani gli dico che se lo fa ancora non lo invito a casa mia".
Mi cadono le braccia: mio figlio è un caso senza speranza...
Sono sbalordita.
I casi sono due:
o mio figlio è dannatamente indietro rispetto agli altri (e anche un po' fesso) o non esistono più i bambini di una volta...
Non solo V. si è impadronito di un gioco non suo ma ha incolpato un'altra, ha cancellato il nome e si è inventato mille scuse!!!
Che dire poi di L.: ha un futuro come investigatore privato, il fanciullo ne sa una più del diavolo!!!
Sono furbi questi bimbi! Pensa che qualche giorno fa, Tia si era portato alla materna una macchinina. Quando sono andata a prenderlo, l'ho appoggiata sull'armadietto per vestirlo e siamo usciti, dimenticandocela. Prima di uscire dal cancello però Tia si è accorto che gli mancava la macchinina e siamo tornati subito indietro a prenderla e ce l'aveva in mano una sua amichetta che aveva appena detto a sua mamma che Tia gliel'aveva regalata! Pensa te!
RispondiEliminaD'accordo con te: L. ha un futuro assicurato!
RispondiEliminaPerò io non me la prenderei troppo, penso che Edo faccia bene, chissà per quale motivo V ha preso il mostro, forse non per fare un dispetto a Edo, ma per qualche suo personale motivo... se succede un'altra volta ne parlerei con la maestra (magari V ha qualche problema...). Scusa per il commento sconclusionato ma, come sempre, sono di frettissimaaaa...
Forse Edo è un po' fesso (nel qual caso gli presenterò le mie figlie e facciamo un bel trio!) però quello che hai descritto tu non è assolutamente un caso isolato, anzi è fin troppo frequente.
RispondiEliminaI bambini sono esposti ad un bombardamento pubblicitario pazzesco e crescono pensando che non si possa vivere senza alcune cose, quindi se le prendono quando non le possono avere... semplice no? Anche perché la mamma che si ritrova a casa un giocattolo non suo, non fa domande, non indaga, non chiede perché, come, quando, da dove, il tal gioco sia arrivato!
Alla materna una compagna di Chiara voleva sempre mettersi i suoi vestiti, così per uscire in guardino Chiara doveva sempre andare dalla maestra per dire che la felpa o il giaccone che indossava C. erano suoi e puntualmente la bambine diceva "no, sono miei" e la maestra doveva controllare la taglia, il colore... ho dovuto scrivere il nome sulla giacca.
Il commento dei genitori è stato "son bambini" e allora? Vuoi dire che tua figlia è così tonta che a 6 anni compiuti (è di marzo) non sa che è arrivata con un giaccone lungo beige e non con un giubbino corto verde???
Un giorno è andata a casa con il giubbino di L. (identico a quello di mia figlia Chiara) e quando la mamma di L. ha telefonato per sapere se il giubbino fosse là, il padre ha risposto che il giubbino che indossava sua figlia era della mia e che le bambine l'avevano scambiato a scuola... ovviamente falso, il povero L. era stato vittima di un scambio di giubbino, essendo il suo identico a quello di Chiara... ma il punto è: se sai che tua figlia si porta a casa le cose degli altri, quando arriva con un giubbino che non è suo, perché accetti la cosa come normale?
Ok, ora smetto... sono troppo polemica!
forse il tuo bimbo è sicuramente un bambino di una volta.....ma i genitori dell'altro bimbo che gli hanno visto un gioco nuovo dove sono?????
RispondiEliminaIo credo che Edo non volesse ammettere a se stesso che il suo amico tanto amico non è... Un po' come non voler ammettere che qualcuno ci possa deludere...
RispondiElimina@Lizzina: non ho parole!!!
RispondiElimina@6cuori: non sei stata sconclusionata, ho capito cosa intendi. Se questa volta mi sono inviperita è perché non è la prima volta che V. fa cose di questo genere anche se questa indubbiamente è la più eclatante. Penso anch'io che ci debba essere sotto un problema e mi sono ripromessa di parlare con la maestra in caso succeda di nuovo. Da un lato mi fa piacere che Edo sia così buono ed ingenuo, dall'altro però mi spaventa per il futuro...
@Monica e Elisabetta: mi sono fatta la stessa domanda. Indubbiamente il fatto che nessuno abbia notato la cosa o che abbia fatto finta di non notarla, è alla radice del problema del bambino. Mio figlio l'altro giorno è tornato dicendomi di aver scambiato un gioco con un altro bambino. Lo scambio era stato equo ma gli ho comunque spiegato che magari a un genitore può dare fastidio aver comprato una cosa che poi il figlio ha regalato/barattato. Il giorno dopo ho chiesto alla mamma del bimbo in questione se era tutto ok e mi ha detto che non c'era problema. Se quella dello scambio fosse stata una bugia mio figlio sarebbe stato coperto immediatamente. Io capisco che a volte si fa fatica a stare dietro a tutto. che io ho un solo figlio, che non lavoro e ho più tempo per tenere tutto sotto controllo ma resto comunque sconcertata...
@Stefania: credo che tu abbia ragione. Per mio figlio certe cose sono inconcepibili: lui non lo farebbe, perché un altro dovrebbe?
RispondiEliminaEhii ciao! Sono contenta che continui a seguirmi! :-) Povero Edo, è proprio un bambino come non ce ne sono più.. tienitelo stretto!!
RispondiEliminatesoro non è scemo il tuo bambino è solo un bambino e come tale ingenuo...sinceramente preferisco un bambino candido ad uno che accampa tutte quelle scuse e bugie proprio al suo migliore amico....w edo for ever!!!!
RispondiEliminaOOh che gentleman questo Edo! (no dai, se lui eà fesso, lo sono anche io, che piu o meno ho lo stesso atteggiamento suo... eeek)
RispondiEliminaE poi davvero, mi inginocchio davanti alla furbizia di L.!
Per esperienza ti confermo quello che dicono 6cuori e Monica:), purtroppo!
RispondiEliminasai, questo post mi ha fatto pensare molto...
RispondiEliminaio quando avevo circa 6 anni mi ricordo che cominciai a rubare sistematicamente cose piccole alle compagne, perché io non le avevo e non le avrei mai potute avere (famiglia mooooolto numerosa). Mia mamma se ne era accorta e mi disse che avrei dovuto restituire tutto e chiedere scusa, dicendo sinceramente che non era stato un errore ma un atto intenzionato. La reazione più bella è stata che molte delle mie amiche mi hanno regalato la piccola cosa rubata (per loro un oggetto superfluo dato lo stile di vita). Non so come mi sarei sentita se, anche nel caso di non-pentita, mi avessero "scoperta" e "messa al bando". Magari ho una visione troppo buonista ma secondo me pur insegnando ai nostri figli a non essere "fessi" è importante anche cercare di non intaccare quella naturale ingenuità. Io credo che invece di insegnargli a "sgamare" l'imbroglio potresti anche farlo andare più a fondo. È vero, te l'ha rubato, probabilmente l'ha fatto di proposito, tu perchè pensi che l'abbia fatto? gliel'hai chiesto? saresti disposto a regalargli il tuo gioco?
secondo me è importante insegnare ai nostri bambini a non prendere dei pali nei denti però è anche importante insegnare a guardare più in là, a non etichettare le persone per gli atti e a saper in questo modo essere superiori, a riconoscere che anche il miglior amico può avere cattive intenzioni ma che si può ricominciare da capo.
Magari è vero: gli altri genitori dove sono? ma se i bambini cominciano a vedere qualcosa che li colpisce dai nostri è già un inizio. E a me quel gesto di regalarmi l'oggetto rubato è rimasto impresso fino ad adesso...
Non so se si capisce...
Ma non riusciresti a influenzarlo un pochino e a spingerlo a frequentare di piú L invece che V.? Magari ho fatto una domanda scema..magari ci hai giá provato...Comunque a me personalmente Edo sta sul cuore. Magari un giorno potessi conoscerlo!
RispondiEliminaSaluti da Amburgo
Concordo con Stefania, Edo non riusciva neanche a concepire che un suo amico potesse avergli fatto una cosa del genere.
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