Più passa il tempo più mi rendo conto di quanto sia valsa la pena comprare questi tre libri:
Ieri, incuriosito dalle immagini di un cartone, Edo mi ha chiesto come si fanno le mummie. Dopo averglielo spiegato con parole mie ho deciso di approfondire un po' di più l'argomento e l'ho cercato sui nostri libri trovandolo sia su quello dei "perché" che su quello spagnolo dei "come".
Ora sappiamo che:
gli egizi credevano che ci fosse un'altra vita oltre la morte e che per poterla vivere fosse necessario mantenere il corpo il più possibile simile a com'era in vita. Per questo motivo ricorrevano all'imbalsamazione. Erano i sacerdoti ad occuparsi della mumificazione. Il corpo veniva svuotato degli organi interni e ricoperto per 40 giorni di natron, un composto di cloruro di sodio e di bicarbonato di sodio che permetteva l'eliminazione dei liquidi. Poi veniva riempito di oli e resine, avvolto in bende di lino e sistemato in sarcofagi. Fu probabilmente osservando che gli animali morti sotto il sole si essiccavano invece di decomoprosi che gli egizi impararono l'arte della mumificazione.
La lezione è servita anche a me, molte cose mi erano nuove e le ho trovate molto interessanti.
L'argomento ci ha così affascinati che, ricordandoci di un lavoretto visto su uno dei nostri libri, abbiamo deciso di realizzare la nostra mummmia!
Abbiamo formato con la carta argentata i pezzi del corpo.
Li abbiamo arrotolati in un altro pezzo di carta argentata in modo da tenerli fermi.
Abbiamo avvolto il tutto in una benda ed ecco il risultato!
Ora ci manca solo il sarcofago...chissà... :D
Pagine
giovedì 30 giugno 2011
Nonostante i virus...
EDO IN CASA AL MARE POSIZIONA CON L'AIUTO DELLA NONNA LE TESSERE DEL MEMORY
Io: "Anch'io gioco!"
Edo: "No."
Io: "Come no? Io voglio giocare!"
Edo: "No adesso gioco solo con la nonna."
Io uscendo dalla stanza: "Allora io vado a cercarmi un altro bambino che voglia giocare a memory con me!"
Edo, senza alzare lo sguardo dalle tesserine che sta posizionando si rivolge a La Nonna con fare annoiato: "Dice sempre così ma tanto non lo fa mai."
...
Ieri sera
Edo: "Mamma posso mangiare davanti alla tele?"
Io: "No amore, non si mangia davanti alla tele."
Edo: "Ti prego, ti prego, ti prego!"
Io: "La mamma ha detto no."
Edo: "Allora io vado avanti finché ti stufi! Ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego..."
Io: "Puoi anche andare avanti all'infinito tanto mi entra da un orecchio e mi esce dall'altro."
Edo: "Allora ti metto un tappo!!!"
Io: "Anch'io gioco!"
Edo: "No."
Io: "Come no? Io voglio giocare!"
Edo: "No adesso gioco solo con la nonna."
Io uscendo dalla stanza: "Allora io vado a cercarmi un altro bambino che voglia giocare a memory con me!"
Edo, senza alzare lo sguardo dalle tesserine che sta posizionando si rivolge a La Nonna con fare annoiato: "Dice sempre così ma tanto non lo fa mai."
...
Ieri sera
Edo: "Mamma posso mangiare davanti alla tele?"
Io: "No amore, non si mangia davanti alla tele."
Edo: "Ti prego, ti prego, ti prego!"
Io: "La mamma ha detto no."
Edo: "Allora io vado avanti finché ti stufi! Ti prego, ti prego, ti prego, ti prego, ti prego..."
Io: "Puoi anche andare avanti all'infinito tanto mi entra da un orecchio e mi esce dall'altro."
Edo: "Allora ti metto un tappo!!!"
mercoledì 29 giugno 2011
Siamo vivi...
Ciao a tutti!!!
Nonostante tutto la vacanza al mare è stata piacevole. Certo, il mare ce lo siamo goduti un po' pochino ma ci siamo divertiti lo stesso tra la pineta, il parco giochi, il ristorante e la nostra casetta che sfruttiamo così poco che ogni volta Edo passa i primi giorni a riscoprire il contenuto di cassetti e armadi.
Siamo tornati dal mare venerdì scorso ma il rientro è stato traumatico quanto la partenza.
Sabato mattina io avevo la febbre.
Domenica mattina avevo febbre e mal di gola.
Lunedì pomeriggio sono andata dal dottore: ho la tonsillite.
Lunedì dopo cena Edoardo (che aveva preso l'ultima dose di antibiotico al mattino) aveva 38.3...
Disperata per l'immediato ritorno della febbre non appena smesso l'antibiotico e preoccupata per un'eventuale infezione renale (Edo ha solo un rene), mi sono fiondata in ospedale.
Mi hanno immediatamente tranquillizzata con il risultato degli esami delle urine ma anche i dottori erano preoccupati: Edo era profondamente addormentato, pallidissimo, con le labbra bianche e quando gli hanno dato la tachipirina ha vomitato.
I medici hanno deciso di fargli gli esami del sangue e lo hanno tenuto sotto osservazione fino alle due di notte poi visto che sembrava tutto a posto ci hanno lasciati tornare a casa.
Alla fine sembra sia un virus. Ce l'abbiamo entrambi ed entrambi siamo ancora malaticci.
Domani arrivano due amici spagnoli e noi li accogliamo con la casa infestata dai virus...
Per fortuna le vacanze sono ancora lunghe... C'è ancora speranza...
Nonostante tutto la vacanza al mare è stata piacevole. Certo, il mare ce lo siamo goduti un po' pochino ma ci siamo divertiti lo stesso tra la pineta, il parco giochi, il ristorante e la nostra casetta che sfruttiamo così poco che ogni volta Edo passa i primi giorni a riscoprire il contenuto di cassetti e armadi.
Siamo tornati dal mare venerdì scorso ma il rientro è stato traumatico quanto la partenza.
Sabato mattina io avevo la febbre.
Domenica mattina avevo febbre e mal di gola.
Lunedì pomeriggio sono andata dal dottore: ho la tonsillite.
Lunedì dopo cena Edoardo (che aveva preso l'ultima dose di antibiotico al mattino) aveva 38.3...
Disperata per l'immediato ritorno della febbre non appena smesso l'antibiotico e preoccupata per un'eventuale infezione renale (Edo ha solo un rene), mi sono fiondata in ospedale.
Mi hanno immediatamente tranquillizzata con il risultato degli esami delle urine ma anche i dottori erano preoccupati: Edo era profondamente addormentato, pallidissimo, con le labbra bianche e quando gli hanno dato la tachipirina ha vomitato.
I medici hanno deciso di fargli gli esami del sangue e lo hanno tenuto sotto osservazione fino alle due di notte poi visto che sembrava tutto a posto ci hanno lasciati tornare a casa.
Alla fine sembra sia un virus. Ce l'abbiamo entrambi ed entrambi siamo ancora malaticci.
Domani arrivano due amici spagnoli e noi li accogliamo con la casa infestata dai virus...
Per fortuna le vacanze sono ancora lunghe... C'è ancora speranza...
lunedì 20 giugno 2011
Vacanze
Da ieri sera siamo in vacanza in Liguria per una settimana: io, Edo e La Nonna.
Da stamattina Edo ha 39 di febbre e un' infezione alle vie respiratorie...
Da qualche anno la sfiga ci perseguita.
Da stamattina Edo ha 39 di febbre e un' infezione alle vie respiratorie...
Da qualche anno la sfiga ci perseguita.
venerdì 17 giugno 2011
Venerdì del libro: "Il bambino con il cuore di legno"
Per questo Venerdì del libro vi voglio parlare dell'ultimo libro che ho letto, a cui ho già accennato in un post precedente.
Si tratta di "Il bambino con il cuore di legno" di John Boyne.
Ho deciso di comprare il libro attratta dalla copertina e dal fatto che fosse dello stesso autore di "Il bambino con il pigiama a righe".
Teoricamente è un libro per ragazzi ma l'ho trovato adatto anche per lettori adulti.
Vi confesso che all'inizio la lettura non mi ha entusiasmata: io vengo subito infastidita da situazioni inverosimili e storie di fantasia...
Sono però bastate poche pagine per lasciarmi a bocca aperta e ansiosa di sapere come sarebbe proseguita la narrazione.
L'attesa di scoprire perché Noah, di solo otto anni, fosse scappato di casa mi ha tenuta con il fiato sospeso così come gli indizi sull'identità dell'anziano e misterioso signore che Noah incontra nella sua fuga e che gli cambia la vita.
giovedì 16 giugno 2011
A ciascuno il suo
Pasqua. Spagna. Cena tra amiche.
Amica 1: "Io a Carmen e Rocío non ho mai fatto vedere un assorbente."
Amica 2: "Ah nooo, neanch'io a Adriana!"
Io: "...scusate...e perché no???"
Amica 1: "Beh, perché conoscendole se mi vedono mettermi un tampax ci provano anche loro!!!"
Oggi.
Io dal bagno (per non scendere in dettagli): "Edooo! Ho bisogno un favore!"
Edo arriva di corsa: "Cosa c'è mamma?"
Io: "Mi daresti un assorbente per favore?"
Edo: "Sì mamma, con le ali o senza?"
Amica 1: "Io a Carmen e Rocío non ho mai fatto vedere un assorbente."
Amica 2: "Ah nooo, neanch'io a Adriana!"
Io: "...scusate...e perché no???"
Amica 1: "Beh, perché conoscendole se mi vedono mettermi un tampax ci provano anche loro!!!"
Oggi.
Io dal bagno (per non scendere in dettagli): "Edooo! Ho bisogno un favore!"
Edo arriva di corsa: "Cosa c'è mamma?"
Io: "Mi daresti un assorbente per favore?"
Edo: "Sì mamma, con le ali o senza?"
mercoledì 15 giugno 2011
"Ognuno di noi ha qualcosa che lo distingue dalla massa"
In questi giorni sto leggendo "Il bambino con il cuore di legno".
Ieri (non so bene come ne perché) ho deciso di leggere ad Edo una frase che mi aveva colpito; la risposta di un bambino che viene preso in giro perché non ha la mamma:
"Come si fa a non avere la mamma?" chiese. "Non ti hanno mica scolpito nel legno."
"Cose che capitano" dissi. "Io non ho mai avuto la mamma. Tu non hai mai avuto il cervello. Ognuno di noi ha qualcosa che lo distingue dalla massa."
Mentre io mi chiedevo come mi fosse venuto in mente di pretendere che un bambino di cinque anni potessere capire il senso di quella frase, Edo scoppiava in una fragorosa risata e mi diceva:
"Mamma ma è bellissimo!!! Leggimi tutto il libro!"
"Edo non si può, è da grandi ed è lunghissimo!"
"Ma io voglio leggerlo! Succede a scuola vero? Era un suo compagno che lo prendeva in giro,vero?"
"Sì, come fai a saperlo?"
"Eh, me lo sono immaginato...vedi devo proprio leggerlo!"
"Facciamo così, la mamma lo mette via per quando saprai leggere da solo e fra qualche anno te lo presterò."
"Oh sì, mamma, grazie! Anch'io quando sarò grande ti presterò tutti i miei libri! Adesso però ne leggiamo uno dei miei, scelgo io e quello che tocca tocca e pazienza se l'hai già letto 100 volte..."
Ieri (non so bene come ne perché) ho deciso di leggere ad Edo una frase che mi aveva colpito; la risposta di un bambino che viene preso in giro perché non ha la mamma:
"Come si fa a non avere la mamma?" chiese. "Non ti hanno mica scolpito nel legno."
"Cose che capitano" dissi. "Io non ho mai avuto la mamma. Tu non hai mai avuto il cervello. Ognuno di noi ha qualcosa che lo distingue dalla massa."
Mentre io mi chiedevo come mi fosse venuto in mente di pretendere che un bambino di cinque anni potessere capire il senso di quella frase, Edo scoppiava in una fragorosa risata e mi diceva:
"Mamma ma è bellissimo!!! Leggimi tutto il libro!"
"Edo non si può, è da grandi ed è lunghissimo!"
"Ma io voglio leggerlo! Succede a scuola vero? Era un suo compagno che lo prendeva in giro,vero?"
"Sì, come fai a saperlo?"
"Eh, me lo sono immaginato...vedi devo proprio leggerlo!"
"Facciamo così, la mamma lo mette via per quando saprai leggere da solo e fra qualche anno te lo presterò."
"Oh sì, mamma, grazie! Anch'io quando sarò grande ti presterò tutti i miei libri! Adesso però ne leggiamo uno dei miei, scelgo io e quello che tocca tocca e pazienza se l'hai già letto 100 volte..."
martedì 14 giugno 2011
Edo ha gli occhi azzurri, grandi e profondi...
Siamo in patologia neonatale per un controllo.
La dottoressa sta visitando Edo.
Lo conosce da quando è nato.
Lo conosce da quattro mesi.
Per un po' è stato più suo che mio visto che lei in patologia neonatale poteva starci giorno e notte e io no...
Edo la lascia fare ma con lo sguardo segue me e mi dedica un'infinità di sorrisi.
La dottoressa si ferma, lo guarda.
Segue lo sguardo di Edo fino a me e resta pensierosa.
Poi un sorriso le spunta sulle labbra:
"Darei qualsiasi cosa perché un uomo mi guardasse come suo figlio guarda lei..."
Io: "Eh, si sa che i figli maschi con la mamma..."
Lei: "Io di figli maschi ne ho tre..."
Stamattina ho avuto una bellissima sorpresa. Ho ricevuto la mail di una mamma meravigliosa che ha condiviso con me la sua storia. Le sue riflessioni mi hanno fatto tornare alla mente questo bellissimo ricordo. Grazie T...
La dottoressa sta visitando Edo.
Lo conosce da quando è nato.
Lo conosce da quattro mesi.
Per un po' è stato più suo che mio visto che lei in patologia neonatale poteva starci giorno e notte e io no...
Edo la lascia fare ma con lo sguardo segue me e mi dedica un'infinità di sorrisi.
La dottoressa si ferma, lo guarda.
Segue lo sguardo di Edo fino a me e resta pensierosa.
Poi un sorriso le spunta sulle labbra:
"Darei qualsiasi cosa perché un uomo mi guardasse come suo figlio guarda lei..."
Io: "Eh, si sa che i figli maschi con la mamma..."
Lei: "Io di figli maschi ne ho tre..."
Stamattina ho avuto una bellissima sorpresa. Ho ricevuto la mail di una mamma meravigliosa che ha condiviso con me la sua storia. Le sue riflessioni mi hanno fatto tornare alla mente questo bellissimo ricordo. Grazie T...
lunedì 13 giugno 2011
Lavoretti vari
Venerdì abbiamo trovato in cartoleria questi bellissimi stencils dello spazio e non ho saputo resistere...
Appena li ho visti ho pensato "questi con la blow pen vengono benissimo!" ma sfortunatamente avevano venduto tutte le blow pens...
A casa però ho avuto un'illuminazione: "e se usassimo l'aerografo di Spongebob (quello per fare i tatuaggi che per altro per quello scopo fa abbastanza schifo...)???"
Ecco il risultato!
Poi abbiamo provato con i pastelli a cera, meno d'effetto ma comunque molto carino.
E per finire, visto che il tavolo era ancora troppo pulito... Ho proposto ad Edo un lavoretto che ricordavo dai tempi della scuola. Con i pastelli a cera si colora un foglio con più colori possibili poi si ricopre il tutto con il pastello a cera nero e per finire s'intaglia una figura con un oggetto appuntito.
Un suggerimento: se avete i pastelli a cera con il supporto di plastica i vostri figli eviteranno di avere le mani color carbone...
Appena li ho visti ho pensato "questi con la blow pen vengono benissimo!" ma sfortunatamente avevano venduto tutte le blow pens...
A casa però ho avuto un'illuminazione: "e se usassimo l'aerografo di Spongebob (quello per fare i tatuaggi che per altro per quello scopo fa abbastanza schifo...)???"
Ecco il risultato!
Poi abbiamo provato con i pastelli a cera, meno d'effetto ma comunque molto carino.
E per finire, visto che il tavolo era ancora troppo pulito... Ho proposto ad Edo un lavoretto che ricordavo dai tempi della scuola. Con i pastelli a cera si colora un foglio con più colori possibili poi si ricopre il tutto con il pastello a cera nero e per finire s'intaglia una figura con un oggetto appuntito.
Un suggerimento: se avete i pastelli a cera con il supporto di plastica i vostri figli eviteranno di avere le mani color carbone...
venerdì 10 giugno 2011
Venerdì del libro: "Dov'è Wally?"
Oggi per il Venerdì del libro di Homemademamma vi propongo una serie di libri-gioco basata sul "cerca-trova": in ognuno dei diversi libri bisogna infatti trovare Wally e qualche suo amico.
Noi abbiamo acquistato questa versione in inglese che è piccolissima quindi s'infila facilmente in borsa ed è perfetta per viaggi o momenti di noia.
Oltretutto, viste le dimensioni ridotte delle figure, la nostra versione è accompagnata da una lente d'ingrandimento che rende il tutto ancora più divertente!
Venerdì scorso per il compleanno del migliore amico di Edo sono dovuta correre in libreria per aquistare la versione italiana (più grande e quindi notevolmente più semplice e senza lente)perchè Edo era rimasto talmente entusiasta che voleva condividere la scoperta con l'amico. Non so se mi spiego: ha preferito regalare "Wally" invece di un Gormita o un Ben 10!!!
"Wally nella macchina del tempo" è anche molto interessante perchè ogni pagina rappresenta una diversa epoca storica in cui bisogna scovare il protagonista.
Noi sicuramente compreremo anche gli altri libri della serie, Edo li ha chiesti per il compleanno :D
Vi riporto gli altri titoli in inglese:
-Where's Wally: The Fantastic Journey
-Where's Wally: In Hollywood
-Where's Wally: The Wonder Book
-Where's Wally: The Great Picture Hunt
mercoledì 8 giugno 2011
I ragazzi di Villa Emma
Ultimamente sono stata parecchio assente sia dal mio blog che dai vostri.
È stato uno di quei periodi in cui improvvisamente ti cadono addosso duemila cose inaspettate e ti ritrovi ad annaspare per uscirne.
Il tempo poi non ha di certo aiutato...
Intanto la colonna di libri sul mio comodino diventa sempre più alta e più pericolante... Qualche giorno fa infatti, riordinando la mia vecchia cameretta a casa dei miei dopo il passaggio del "tornado Edoardo", ho scovato alcuni quaderni delle medie con appunti e riassunti di libri letti e mi è venuta una gran voglia di rileggerli quei libri, di vedere se a distanza di anni provocheranno ancora in me le stesse sensazioni.
Ho iniziato con "I ragazzi di Villa Emma", di Giuseppe Pederiali, che tratta uno dei temi che più mi hanno interessata nel corso di questi anni e a cui è dedicata gran parte della mia biblioteca: la persecuzione degli ebrei.
Del libro mi era rimasta impressa la storia basata su fatti realmente accaduti e un dialogo:
"Shalom" disse Yoshka entrando in casa di Carlo.
"Salam?" domandò il ragazzo "Non ne abbiamo. Al massimo posso offrirle dei fagioli in umido avanzati da ieri sera."
"Shalom significa pace" gli spiegò Lola.
Il "misunderstanding" mi ha fatto sorridere anche questa volta e la storia vale la pena di conoscerla e ricordarla.
È l'estate del 1942. A Nonantola, in provincia di Modena, Carlo si appresta ad esplorare Villa Emma ormai vuota da decenni. Con sua grande sorpesa però la Villa è tutt'altro che disabitata...
"Papà, sono arrivati cinquanta ragazzi ebrei alla Villa Emma."
"Lo so" rispose lui, senza alzare gli occhi dal tagliere. Vengono da Modena, carichi di valigie. Ho sentito dire che staranno qui da noi un poco, prima di proseguire per la Germania."
"Sono come gli zingari, non stanno mai fermi?"
"Per forza. Li hanno cacciati dalle loro case e cercano un posto sicuro. Ma se li spediscono in Germania faranno una brutta fine."
"Chi li perseguita?"
"I tedeschi. Ma anche gli italiani, con delle leggi speciali che li hanno allontanati dai posti di lavoro e dalle scuole."
"Noi? Io e te, li abbiamo cacciati?"
"Gli italiani nel senso di leggi fatte dagli italiani che ci sono oggi al potere nel nostro paese."
"Meno male che noi non c'entriamo."
"Un poco, anche non volendolo, c'entriamo anche noi."
"Perchè gli ebrei vengono perseguitati dai tedeschi?"
Il padre di Carlo si grattò la testa. Guardo suo figlio e tornò a guardare il tagliere. Una risposta precisa non sapeva dargliela neppure lui. Non aveva mai capito come si potesse odiare un nemico in guerra, figuriamoci una persona soltanto perché apparteneva a una razza diversa. Diversa in cosa poi? Disse una parolaccia allo spigolo corto del tagliere che visto da vicino non era ancora perfetto. Era comunque più facile costruire un tagliere senza difetti piuttosto che spiegare a un ragazzo come funzionano le cose del mondo, soprattutto in quegli anni terribili di guerra e di altre follie.
Conoscevate la storia di Villa Emma?
È stato uno di quei periodi in cui improvvisamente ti cadono addosso duemila cose inaspettate e ti ritrovi ad annaspare per uscirne.
Il tempo poi non ha di certo aiutato...
Intanto la colonna di libri sul mio comodino diventa sempre più alta e più pericolante... Qualche giorno fa infatti, riordinando la mia vecchia cameretta a casa dei miei dopo il passaggio del "tornado Edoardo", ho scovato alcuni quaderni delle medie con appunti e riassunti di libri letti e mi è venuta una gran voglia di rileggerli quei libri, di vedere se a distanza di anni provocheranno ancora in me le stesse sensazioni.
Ho iniziato con "I ragazzi di Villa Emma", di Giuseppe Pederiali, che tratta uno dei temi che più mi hanno interessata nel corso di questi anni e a cui è dedicata gran parte della mia biblioteca: la persecuzione degli ebrei.
Del libro mi era rimasta impressa la storia basata su fatti realmente accaduti e un dialogo:
"Shalom" disse Yoshka entrando in casa di Carlo.
"Salam?" domandò il ragazzo "Non ne abbiamo. Al massimo posso offrirle dei fagioli in umido avanzati da ieri sera."
"Shalom significa pace" gli spiegò Lola.
Il "misunderstanding" mi ha fatto sorridere anche questa volta e la storia vale la pena di conoscerla e ricordarla.
È l'estate del 1942. A Nonantola, in provincia di Modena, Carlo si appresta ad esplorare Villa Emma ormai vuota da decenni. Con sua grande sorpesa però la Villa è tutt'altro che disabitata...
"Papà, sono arrivati cinquanta ragazzi ebrei alla Villa Emma."
"Lo so" rispose lui, senza alzare gli occhi dal tagliere. Vengono da Modena, carichi di valigie. Ho sentito dire che staranno qui da noi un poco, prima di proseguire per la Germania."
"Sono come gli zingari, non stanno mai fermi?"
"Per forza. Li hanno cacciati dalle loro case e cercano un posto sicuro. Ma se li spediscono in Germania faranno una brutta fine."
"Chi li perseguita?"
"I tedeschi. Ma anche gli italiani, con delle leggi speciali che li hanno allontanati dai posti di lavoro e dalle scuole."
"Noi? Io e te, li abbiamo cacciati?"
"Gli italiani nel senso di leggi fatte dagli italiani che ci sono oggi al potere nel nostro paese."
"Meno male che noi non c'entriamo."
"Un poco, anche non volendolo, c'entriamo anche noi."
"Perchè gli ebrei vengono perseguitati dai tedeschi?"
Il padre di Carlo si grattò la testa. Guardo suo figlio e tornò a guardare il tagliere. Una risposta precisa non sapeva dargliela neppure lui. Non aveva mai capito come si potesse odiare un nemico in guerra, figuriamoci una persona soltanto perché apparteneva a una razza diversa. Diversa in cosa poi? Disse una parolaccia allo spigolo corto del tagliere che visto da vicino non era ancora perfetto. Era comunque più facile costruire un tagliere senza difetti piuttosto che spiegare a un ragazzo come funzionano le cose del mondo, soprattutto in quegli anni terribili di guerra e di altre follie.
Conoscevate la storia di Villa Emma?
venerdì 3 giugno 2011
Venerdì del libro: "Dinodino"
Oggi partecipo al Venerdì del libro di Homemademamma suggerendovi una serie di libri dedicati agli amanti dei dinosauri. Si tratta delle avventure di Dinodino e dei suoi quattro amici: Dinosalta, Dinocorre, Dinotuffo e Dinogrosso. I cinque amici al grido di "Cinque per Dino, Dino per tutti!" si aggirano per il giurassico alla scoperta di cose nuove a cui dare un nome. Noi abbiamo letto solo "Avventura nella neve" e stiamo leggendo "Il mistero della palude verde" ma a Edo sono piaciuti tanto che prevedo ci procureremo gli altri...
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